Due mesi fa

Due mesi precisi.

24 Gennaio: data di uscita del mio corso di Embriologia Biodinamica di Blechschmidt.

Un corso speciale perchè unico. Infatti non esiste al mondo un altro corso online ‘on demand’ su questo argomento.

Scrivo questo articolo, in questo secondo “mesiversario”, non per raccontarvi i dietro le quinte del corso. Quello lo farò in un’altra occasione, rivelandovi anche l’immenso lavoro dell’Accademia MIBES, piattaforma didattica su cui è presente il mio corso.

Scrivo questo articolo per ringraziare gli studenti (colleghi osteopati, studenti di osteopatia e qualche medico) che, iscrivendosi al mio corso, mi hanno dato la loro fiducia.

E chi se l’aspettava?!!?

Qualche giorno prima dell’inizio del corso pensavo “che bello se almeno 25/30 persone si iscrivono al mio corso…”.

Il 24 Gennaio ho appreso che si sono iscritti…

126 studenti.

126?! “Ci deve essere un errore in come la piattaforma conta i partecipanti”. Non può essere che 126 persone mi abbiano dato fiducia, così… dal niente!

“Giando, tu sei pessimista”.

Ansioso si. Pessimista no.

Sono realista. La mia stima (realista) si basava su 3 elementi:

1) Sono il più giovane docente di embriologia biodinamica in Italia e credo nel mondo. E sappiamo che quando uno è giovane non viene considerato molto esperto di un (qualsiasi) argomento.

2) L’argomento è difficile. Per quanto fondamentale, nel senso che rappresenta le fondamenta di qualsiasi studio che riguarda l’anatomia umana, l’argomento in questione rappresenta un’enorme sfida sia per chi insegna che per chi apprende.

3) Sono poco conosciuto. Per quanto in questi anni io abbia insegnato in due scuole e abbia frequentato corsi e congressi, non ho avuto modo di farmi conoscere da tantissime persone del mio ambito. Non sono così “famoso” come vecchi docenti che hanno fatto la storia dell’osteopatia italiana. Certo, ci sono i social, dove da 4-5 anni sto facendo una divulgazione specialstica di eccellente livello. Ma pochissimi mi conoscono dal vivo.

Queste 3 cose spiegano la mia iniziale stima “che bello se si iscrivono 25/30 persone al mio corso”.

Potete capire perchè ero incredulo quando ho appreso il numero di studenti nella data di rilascio del corso!

Lo spirito del viaggiatore

Quindi, davvero, per me è fondamentale ringraziare tutti gli iscritti al corso componendo un “collage” delle storie che gli studenti stessi hanno condiviso su Instagram, immortalando l’inizio di quello che è una sorta di “viaggio” nell’embriologia biodinamica.

Vorrei ringraziare i miei studenti non solo per la fiducia.

Voglio ringraziarli anche per lo spirito con cui hanno iniziato e stanno continuando a seguire questo corso.

Quale spirito?

Lo spirito del viaggiatore

che sta facendo un viaggio.

In questo viaggio non c’è alcun paesaggio mozzafiato fatto di colline, mare o montagne, nessun viaggiatore da incontrare su un sentiero appena battuto. Si tratta di un viaggio fatto di foto di ammassi di cellule, embrioni, movimenti di fluidi, schemi e disegni. Un viaggio alla scoperta del dinaparsi logico ed elegante del film biodinamico dello sviluppo normale dell’embrione umano. Ma comunque un viaggio.

Ri-percorrere il viaggio

Lo spirito, l’atteggiamento del “viaggiatore” sono ben sintetizzati dalle parole del collega Lorenzo.

Nel caso di Lorenzo si trattava di ri-percorrere il viaggio dell’embriologia biodinamica, dato che aveva già seguito un corso (dal vivo) durante il suo percorso dei suoi studi osteopatici.

A proposito, molti mi chiedono “ho già seguito un corso sull’embriologia biodinamica di Blechschmidt. Vale la pena, iscrivermi al tuo corso?”.

Conosco i punti forti del mio corso, ma non so rispondere a questa domanda. A questa domanda potrà rispondere Lorenzo e altri studenti che, come lui, già conoscevano l’embriologia biodinamica.

[Piccolo spoiler: pare che anche chi ha già seguito un corso di embriologia biodinamica, stia trovando utili le mie lezioni. E pare che poter rivedere le lezioni per comprenderle meglio (cosa impossibile dal vivo) sia un valore enorme. Più giù nell’articolo dirò qualcosa a riguardo].

Ma a fine corso chiederò dei feedback approfonditi a quel gruppetto particolare di studenti (una quarantina circa) che già conoscevano l’embriologia biodinamica. Solo da loro potreste sapere se vale la pena ripercorrere questo viaggio anche se lo si è già percorsi una prima volta.

“Fermarmi”

Scrivo adesso questo articolo perchè adesso sono riuscito a “fermarmi” rispetto al progetto di embriologia biodinamica.

“Fermarmi” si fa per dire, perchè in questi giorni ho comunicato agli iscritti la 3^ (di 4) novità che è correlata al corso stesso. Si tratta della possibilità di venire da me in studio, gratuitamente, per trascorrere una giornata di clinica condivisa individuale (questo è il nome provvisorio del progetto. Non sono bravo nel trovare i nomi. Quindi se ne avete uno migliore, per favore, ditemelo!).

Dicevo… scrivo adesso questo articolo perché solo adesso mi sto “fermando”.

Scrivendo adesso, a freddo, mi permette di essere più ponderato e guardarmi dentro per vedere qual è il grado di riconoscenza e gratitudine nei confronti dei miei studenti.

Perchè sai, all’inizio magari ti senti grato e riconoscente sull’onda dell’entusiasmo di questi risultati.

Quando passa un po’ di tempo hai modo di testare davvero riconoscenza e gratitudine. E devo ammettere che sono rimaste immutate.

Anzi, riconoscenza e gratitudine sono aumentate!

Oltre la riconoscenza e la gratitudine

Cosa c’è oltre la riconoscenza e la gratitudine?

Vedere questa fiducia, questa partecipazione, questo spirito, cosa ha cambiato in me?

2 cose sono cambiate in me:

piccolo aumento

di sicurezza

e

grande aumento

del senso di responsabilità.

Un piccolo aumento di sicurezza nei miei stessi mezzi.
Se molte persone mi hanno dato fiducia non credo che tutte si stiano sbagliando. Quindi forse devo credere un po’ di più nelle mie capacità (capacità didattiche in questo caso). Poche persone sanno che sono fondamentalmente insicuro. E ancor meno persone sanno che lo sono diventato nel corso di questi anni. E ancor meno ne conoscono il motivo. L’insicurezza dipende dall’incertezza. Parlo dell’incertezza clinica. E c’è anche un’ipotesi: se sono consapevole dell’incertezza clinica è solo perchè ci passo tre quarti della mia giornata. E quindi ipotizzo che tale incertezza governi l’intero mondo (se solo avessi modo di conoscerlo). Quello del legame tra incertezza e insicurezza è un tema su cui tornerò con un video specifico che pubblicherò sul mio canale YouTube.

Un enorme aumento del senso di responsabilità.
Quando molte persone ti stanno a sentire, questo implica che devi stare molto attento a quello che dici, a come lo dici e addirittura a come ti comporti: tutto quello che dici/fai viene preso molto sul serio e si finisce per diventare un punto di riferimento per alcuni. E non posso pensare di poter rappresentare un “cattivo esempio”. Devo essere un “buon esempio”. Il mondo (in generale e anche quello osteopatico) fa già tanto schifo. Non sopporto l’idea di essere dalla parte del male, dal lato sbagliato delle faccende (del mondo in generale e del mondo osteopatico in particolare), aggiungendo “altro schifo” allo schifo già presente.

La modalità giusta.

Dove ero rimasto?

Ah, dovevo aggiungere qualcosa sul fatto di poter rivedere le lezioni del corso di embriologia biodinamica di Blechschmidt.

Il corso è infatti ‘on demand’.

‘On demand’ significa che un utente può guardare le lezioni quando vuole e quante volte vuole. Immagina tipo una specie di serie tv su Netflix. Un gran vantaggio considerando che le 51 lezioni che compongono le 24 ore di corso dovrebbero essere viste più volte per comprenderle meglio.

Ulteriore vantaggio se consideriamo che il corso dovrebbe essere rivisto ogni paio d’anni mentre migliora la nostra comprensione palpatoria del paziente.

Dalle storie su Instagram dei miei studenti, ho avuto la conferma che la scelta di fare il corso in modalità ‘on demand’ è stata la scelta giusta anche per un altro motivo.

Qualcuno ne ha approfittato per vedere le lezioni durante le pause, addirittura mentre era in quarantena e qualcun’altro mentre era alla guida (ecco, magari alla guida non è proprio ideale).

Qualcuno ha scelto di vedere qualche “puntata” in serata.

Le lezioni, infatti, hanno una durata che va dai 20 ai 40 minuti. Quindi se uno studente può dedicare solo un’oretta la sera perchè non sfruttarla per vedere qualche puntata?

Per quanto siano tra loro consequenziali, le lezioni si possono vedere una o due alla volta senza perdere il filo. Nel corso ho preferito ripetere e ribadire i concetti.

Ho voluto fare dei rimande ad altre lezioni così da creare un filo conduttore e una serie di collegamenti fra le puntate così da facilitare sia la comprensione che la memoria.

Pro-attivi nello studio

E sapete la cosa che più mi ha fatto felice delle varie storie che gli studenti hanno condiviso su Instagram?

Vedere quaderni, appunti e tavolette grafiche con riassunti, schemi, disegni a dimostrazione di un impegno attivo da parte degli studenti e non solo un mero “stare davanti allo schermo in maniera passiva”.

Dal punto di vista didattico, per un docente è fondamentale vedere questo essere pro-attivi perchè denota il massimo dell’interesse, della passione e della volontà nei confronti della materia che si sta studiando.

Per l’embriologia, poi, è fondamentale visualizzare i movimenti e i disegni sono perfetti per questo.

Gli schemi aiutano a capire (ricordiamolo: non è la più facile delle materie…)

Conclusione

A distanza di due mesi, 11 studenti hanno già terminato il corso. E Ora possono accedere ai contenuti bonus presenti nell’area riservata di questo sito.

Contenuti bonus perchè ho tante altre cose da condividere per ringraziare ulteriormente chi mi ha dato fiducia e, ovviamente, ha seguito tutte le lezioni del corso.

Mentre scrivo questo articolo, oltre agli 11 studenti che hanno visto tutte le lezioni del corso, si sono aggiunti altri studenti a comporre la classe virtuale del corso di embriologia biodinamica di Blechschmidt: ora siamo 173 “viaggiatori”.

Noto che si sta abbassando l’età media degli iscritti al corso: sempre più studenti di osteopatia si stanno iscrivendo!

Questa cosa mi rende molto felice perchè come ho già detto in quest’altro articolo, ho conosciuto l’embriologia biodinamica di Blechschmidt al primo anno di accademia. Quindi so perfettamente quanto mi è stata utile per iniziare a inquadrare l’anatomia e fisiologia che ho studiato negli anni successivi in maniera logica.

Perchè l’embriologia biodinamica, studiando lo sviluppo normale, è intrinsecamente logica.

Ci aggiorniamo nel prossimo articolo del blog!


A cura di Giandomenico D’Alessandro